Il 21 ottobre porteremo il nostro Pani Frattau nella sede mondiale dell’UNESCO a Parigi, per la cena dei delegati dei 194 Stati membri e dei 12 membri associati.

In queste settimane il mondo attende la decisione finale sulla candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità, e noi saremo lì per raccontare, attraverso il nostro lavoro, una storia che parla di inclusione, talento e bellezza condivisa.

Siamo stati scelti per partecipare a “Work Inclusion: talents and skills in Italian cuisine”, l’iniziativa promossa dal Ministero per le Disabilità che mette in luce le realtà italiane capaci di unire ristorazione di qualità e inclusione lavorativa, offrendo opportunità anche a persone con disabilità.

A Parigi porteremo con noi la nostra brigata, fatta di persone che ogni giorno dimostrano come l’inclusione non sia soltanto solidarietà, ma una strada concreta verso l’eccellenza.
Come dice la nostra Presidente, Giuditta Cavallini, «cucinare a Parigi rappresentando l’Italia è un grande onore e una grande responsabilità. Porteremo la passione, la competenza e la forza di chi ha scelto di mettersi in gioco, trasformando il proprio percorso in una storia di riscatto e professionalità».

Con noi ci sarà anche Ugo Bressanello, Fondatore della Fondazione Domus de Luna, che da vent’anni ci accompagna nel cammino di accoglienza e inclusione che ha dato origine alla nostra cooperativa.
«Servire il Pani Frattau a Parigi, nella sede mondiale dell’UNESCO, è un traguardo che solo pochi anni fa sarebbe sembrato impossibile – ricorda Ugo –. Oggi rappresentiamo un pezzo d’Italia che crede nella partecipazione, nel lavoro condiviso e nel valore della diversità».

Andiamo a Parigi con orgoglio, con il profumo del nostro pane, con la forza del nostro gruppo e con la certezza che il gusto migliore è sempre quello che nasce dal lavoro fatto insieme.